training-autogenoUna delle cose che più ci impegna nelle nostre attività quotidiane è lo stress, che a sua volta ci procura ansia e che spesso non riusciamo a gestire,  causando situazioni di disagio così importanti da assumere connotazioni di malattia o di disturbo. E’ altrettanto vero che l’ansia, a sua volta, procura grandi quantità di stress creando un circolo vizioso, rafforzandosi e influenzandosi reciprocamente. Tuttavia ci sono situazioni in cui è possibile considerare l’ansia come naturale e come elemento vitale per il nostro organismo. Una delle tecniche più usate e conosciute per riequilibrare il corpo e gestire in modo salutare l’ansia e lo stress è certamente il Training Autogeno. Il T.A è una tecnica psicocorporea di distensione e di rilassamento che unisce assieme l’aspetto dell’attenzione al corpo, la consapevolezza dello stesso e la completa apertura al naturale generarsi delle sensazioni e delle emozioni che abitano, si creano e agiscono nel teatro del corpo di ognuno di noi. Le parole che compongono questa tecnica evidenziano due aspetti centrali del metodo : training in inglese significa addestrare, esercitare, allenarsi e sottolinea l’allenamento graduale da esso previsto, mentre autogeno indica come gli effetti psicofisici si generino spontaneamente nel corso della sua pratica. Nello specifico questa tecnica consiste in un apprendimento graduale di una serie di esercizi di concentrazione psichica passiva allo scopo di portare progressivamente al realizzarsi di spontanee modificazioni del tono muscolare, dell’attività cardiaca e polmonare, dell’equilibrio neurovegetativo e dello stato di coscienza. Il T. A è una tecnica di impostazione psicosomatica, agisce pertanto sia sul piano fisico che sul piano psichico. Nasce e si sviluppa in Europa, grazie agli studi del dottor Johannes Heinrich Schultz, medico di origine tedesca. Due sono essenzialmente i filoni esperienziali che hanno contribuito alla nascita del protocollo del T.A : da una parte la sua adesione al movimento psicoanalitico freudiano e l’interesse particolare per l’ipnosi che lo portarono a collaborare per anni con un grande neurologo conosciuto come Oskar Vogt, ideatore del sistema frazionato; dall’altra parte la sua esperienza come di base negli ospedali militari, che gli permise di osservare come il livello di rilassamento psicofisico fosse caratterizzato in tutte le persone da un senso pervasivo di pesantezza e di calore, elementi su cui Schultz fondò il T.A stesso. La caratteristica principale di questo metodo è la possibilità di ottenere, attraverso degli speciali esercizi mentali, delle reali modifiche corporee, andando ad agire sul sistema neurovegetativo, sulla consapevolezza del proprio corpo e di conseguenza sulla propria personalità. Per comprendere che tipo di allenamento è il T. A bisogna riferirsi al concetto di commutazione, che vuol dire cambiare uno stato di cose ormai stabilmente strutturato. Cosa cambia? A livello fisiologico cambiano le relazioni fra le varie strutture del sistema nervoso, soprattutto a livello neurovegetativo, dal punto di vista psicologico commutare significa cambiare atteggiamenti mentali radicati, usare in modo diverso il pensiero, l’attenzione, la concentrazione. Ricordiamoci che l’uomo reagisce come unità globale: ogni funzione è sempre collegato con le altre, la regolazione della muscolatura volontaria, quella del sistema neurovegetativo e quella della timopsiche( che riguarda la sensibilità psicoaffettiva interiore) sono tra esse interdipendenti. Se una di esse subisce un cambiamento, anche le altre reagiscono allo stesso modo. Per il T.A è centrale la correlazione tra coscienza, emozioni e funzioni vegetative perché modificando una di queste componenti si influenzano tutte le altre.

Il T.A è composto da sei esercizi, due di base e quattro complementari, studiati in modo tale da coinvolgere beneficamente, ma con gradualità, tutte le funzioni fisiologiche principali. Quindi ogni esercizio, integrato con quello successivo, forma un sistema che agisce lentamente ma progressivamente a più livelli e in vari modi.

Gli esercizi di base sono : esercizio della pesantezza(che agisce sui muscoli), esercizio del calore(che agisce sulla dilatazione dei vasi sanguigni periferici).

Gli esercizi complementari riguardano :

esercizio del cuore, che agisce sulla funzionalità cardiaca

esercizio del respiro, che agisce sull’apparato respiratorio

esercizio del plesso solare, che agisce sugli organi addominali

esercizio della fronte fresca, che agisce a livello cerebrale

 

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