Caldo e afa incidono sull’umore!

Il caldo può intaccare l’equilibrio psico-fisico, dalla stanchezza fisica alla riduzione del buon umore fino a una minore propensione verso gli altri. Atten
zione, anche solo penare all’afa può incide negativamente!
È stato dimostrato che temperature troppo elevate e cattivo umore hanno uno stretto legame, da uno studio pubblicato sull’European Journal of Social Psychology.

Nella prima indagine è stato approfondito l’effetto del caldo eccessivo sul posto di lavoro: rispetto a un gruppo di controllo, oltre la metà di un gruppo di inservienti di un negozio, sottoposti a temperature elevate, sono risultati meno attenti alle esigenze dei clienti, nell’aiutarli durante l’acquisto, nel prestare un ascolto attivo e nel fornire soluzioni pratiche. In questo caso il caldo è stato individuato come la causa di un atteggiamento restio ad aiutare gli altri.
Gli scienziati hanno poi osservato che basta solo il pensiero di un caldo intenso – senza bisogno di sperimentarlo fisicamente – per intaccare il buon umore. Questo dato è emerso da un secondo esperimento, nel qualeIl caldo può intaccare l’equilibrio psico-fisico, dalla stanchezza fisica alla riduzione del buon umore fino a una minore propensione verso gli altri. Attenzione, anche solo penare all’afa può incide negativamente!
È stato dimostrato che temperature troppo elevate e cattivo umore hanno uno stretto legame, da uno studio pubblicato sull’European Journal of Social Psychology.

Nella prima indagine è stato approfondito l’effetto del caldo eccessivo sul posto di lavoro: rispetto a un gruppo di controllo, oltre la metà di un gruppo di inservienti di un negozio, sottoposti a temperature elevate, sono risultati meno attenti alle esigenze dei clienti, nell’aiutarli durante l’acquisto, nel prestare un ascolto attivo e nel fornire soluzioni pratiche. In questo caso il caldo è stato individuato come la causa di un atteggiamento restio ad aiutare gli altri.
Gli scienziati hanno poi osservato che basta solo il pensiero di un caldo intenso – senza bisogno di sperimentarlo fisicamente – per intaccare il buon umore. Questo dato è emerso da un secondo esperimento, nel quale veniva richiesto ai volontari, cui venivano mostrate immagini associate al caldo, di ricordare e descrivere episodi in cui avevano provato un caldo eccessivo; subito dopo, i partecipanti dovevano scegliere liberamente se prendere parte attiva ad un altro breve questionario. In base ai risultati, soltanto circa 3 persone su 10 accettavano di partecipare alla seconda fase, contro ben 8 su 10 del gruppo di controllo a cui non era stato richiesto di ricordare questa percezione sgradevole di calore.

Nell’ultima indagine, gli autori hanno messo in luce che è sufficiente un leggero abbassamento della temperatura, pari al 15%, ottenuto mediante aria condizionata, per favorire comportamenti più altruistici: in questo caso, la percentuale di persone “volenterose” che desideravano rendersi utili aumentava ben del 30%.
Il compito richiesto consisteva nella compilazione di un questionario per un’organizzazione no-profit che lavora con bambini in situazioni di disagio sociale ed economico.
veniva richiesto ai volontari, cui venivano mostrate immagini associate al caldo, di ricordare e descrivere episodi in cui avevano provato un caldo eccessivo; subito dopo, i partecipanti dovevano scegliere liberamente se prendere parte attiva ad un altro breve questionario. In base ai risultati, soltanto circa 3 persone su 10 accettavano di partecipare alla seconda fase, contro ben 8 su 10 del gruppo di controllo a cui non era stato richiesto di ricordare questa percezione sgradevole di calore.

Nell’ultima indagine, gli autori hanno messo in luce che è sufficiente un leggero abbassamento della temperatura, pari al 15%, ottenuto mediante aria condizionata, per favorire comportamenti più altruistici: in questo caso, la percentuale di persone “volenterose” che desideravano rendersi utili aumentava ben del 30%.
Il compito richiesto consisteva nella compilazione di un questionario per un’organizzazione no-profit che lavora con bambini in situazioni di disagio sociale ed economico.

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